Tre giorni, oltre 100 partecipanti in due tavoli di lavoro su formazione e relazioni internazionali, proposte di cultura capaci di invitare all’ascolto e di farsi ascoltare:

• impegnare l’agenda politica per la creazione di un portale in grado di connettere ed orientare gli attori della filiera
• un osservatorio nazionale per il monitoraggio del lavoro e della formazione
• il riconoscimento delle competenze e dell’importanza della formazione continua
• l'accreditamento dei luoghi di cultura come luoghi di formazione
• l’esortazione a mantenere aperti i canali di relazione culturale tra individui, popoli, Stati, anche se in conflitto.

Nelle prossime settimane i lavori dei laboratori saranno condensati nelle ‘Raccomandazioni’ al Governo e agli stakeholder pubblici e privati.

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